Escort e COVID-19

Di certo non se ne è parlato nei Telegiornali, ma anche il mondo delle Escort ha ovviamente dovuto fare i conti con la Pandemia e con il conseguente lockdown. Abbiamo chiesto ad alcune delle nostre inserzioniste di raccontarci, “dal di dentro” dell’ambiente, cosa ha voluto dire e cosa vuole ancora dire questo momento particolare; come nella migliore tradizione useremo nomi di fantasia, ma le testimonianze sono quanto di più vero ci possa essere…

Lisa di Firenze, 36 anni, dall’alto della sua esperienza ci fornisce fin da subito un motivo di riflessione:

-La mancanza di prudenza da parte di molti clienti non è solo questione di Covid o non Covid-, ci dice senza tanti giri di parole, -diciamo che anche in tempi normali la tendenza a chiedere rapporti poco protetti c’è sempre, sta a noi arginare queste richieste-.

-E in questo periodo?-

-In questo periodo anche cose che prima potevano essere sicure ora possono essere pericolose, una semplice masturbazione al naturale, baci intimi… per questo io ho preferito fermarmi, ho diversificato con videochiamate erotiche, invio di foto e filmati su richiesta… certo non è la stessa cosa, ma di salute ce n’è una sola…-.

Irene di Bologna, invece, che di anni ne ha una dozzina di meno, non si è fermata:

-Non ho riserve economiche tali da consentirmi di restare ferma per mesi-, esordisce, -faccio disinfettare le mani a chiunque entri, e altrettanto faccio io prima e dopo ogni incontro; per il resto ero prudente già da prima, orale scoperto ad esempio non ne ho mai fatto; con il Virus ho soltanto migliorato ulteriormente l’igiene della casa e mia personale, e la mascherina è d’obbligo per me e per lui-.

La stessa cosa più o meno ci dice Graziella di Roma, classe 1995, che a proposito di rapporti “sicuri” ha le idee molto chiare:

-Tanto parlare del Covid, ok, ma anche senza Covid un pompino libero o un bacio in bocca possono veicolare HIV, Epatite B e altre malattie infettive. Mai fatto-

-E la mascherina?-

Ci pensa un attimo:

-Se il cliente indossa la mascherina la metto anche io, altrimenti no, o almeno non sempre-.

In altri casi, raccogliendo e sintetizzando un po’ diverse posizioni, emerge la tendenza a lasciarsi andare con clienti che magari già si conoscono, con rapporti manuali e orali scoperti, mentre sembra completamente sospeso il cosiddetto bacio alla francese, considerato decisamente rischioso in questo periodo; un certo incremento si è avuto nelle prestazioni voyeuristiche (vedi a tal proposito il Vademecum del Voyeur), con rapporti che si limitano a esibizioni dal vivo da parte della Escort davanti a lui che si soddisfa da solo, sostanzialmente una sessione di webcam ma dal vivo. La mascherina viene utilizzata piuttosto frequentemente, mentre molto meno frequente è l’uso dei guanti, che come dice Jenny di Milano “danno una sgradevole sensazione di situazione ambulatoriale, più della mascherina stessa”.

Discorso particolare per quanto riguarda le Mistress, che da un lato per le proprie caratteristiche professionali tendono comunque ad avere sempre pochi contatti carnali con i clienti (vedi il Vademecum del Feticista), ma dall’altro ricevono talvolta richieste che coinvolgono aspetti “biologici”.

-Il rischio non è tanto per noi Mistress-, ci dice Debora di Ancona, classe 1988, -noi dal cliente non riceviamo nessun tipo di contatto a rischio, spesso neanche ci tocca… ma è lui che in certi casi può richiedere sputi, liquidi organici… il pissing è una delle pratiche più richieste. Per il resto se uno slave mi bacia i piedi per un quarto d’ora non lo vedo come un grosso problema, una bella doccia e via-.

Abbiamo poi chiesto ad altre nostre inserzioniste se pensano che queste modifiche nei comportamenti resteranno anche quando la paura del Covid sarà passata. Tereza, del Costa Rica, da 11 anni in Italia, ha sintetizzato un po’ tutte le risposte:

-Non saprei, oggi come oggi rimane difficile pensare di tornare indietro; immaginare di fare a meno di Gel e mascherine sembra quasi fantascienza, ho la sensazione che diventeranno una cosa normale alla quale ci si abituerà al di là delle emergenze sanitarie…-.

E la reazione dei clienti davanti alle restrizioni? Quando lo chiediamo a Joana, 26 anni, lei si mette a ridere al telefono.

-I casi sono due-, dice quasi divertita, -o sono perfettamente d’accordo e magari sono loro i primi a chiedere sicurezza, oppure quasi si sentono offesi-.

-Offesi perchè?…- chiedo io.

-Perchè: “cosa credi, io sono sano sai…”, e se non lo dicono lo pensano-. e so che, all’altro capo del telefono, Joana sta sorridendo…

Ma di questo parleremo a breve, del Covid dal punto di vista del Punter…

🙂

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